27.11.18

Attenzione e concentrazione: la mente del cane

Tyson che controlla il suo Branco.









Attenzione e concentrazione: la mente del cane!


La mente del cane è plastica, esattamente come la nostra, e dunque va allenata costantemente per rimanere duttile. Per ottenere una mente flessibile e in continuo sviluppo bisogna impegnarsi in attività metodiche e continuative sia semplici, che complesse e addirittura mnemoniche.

La mente del cane

Una mente attiva rende vivi e interessati. Cosa significa avere una mente attiva? Significa essere in grado di pensare, mantenere l’attenzione, sapersi concentrare, memorizzare le cose, risolvere i problemi, ecc.
Per chi non vive e non ha mai vissuto con un cane sembrerà impossibile che egli possegga tutte queste competenze considerate “umane”, eppure è così. Un proprietario sa bene quante cose impara spontaneamente il proprio cane nel vivere quotidiano, anche senza l’operato della persona, a volte grazie ad intuizioni, lettura del contesto e comprensione. Se poi ci si impegna a presentare al cane sempre nuove attività, nuovi esercizi, la sua mente si espanderà ancor di più, perché nasceranno nuove connessioni che gli permetteranno di contenere nuove informazioni. Allenare l’attenzione, la concentrazione e la memoria del proprio cane è qualcosa di molto importante che ci aiuterà ad espandere la sua mente.

Attenzione

L’attenzione è la capacità di distinguere e scegliere gli stimoli ambientali fondamentali in un dato contesto, tralasciandone altri. Mentre viviamo ci sono mltissimi stimoli che non prendiamo in considerazione, come alcuni rumori di sottofondo, oppure la sensazione di un anello indossato. Questo perché la nostra mente, come quella del cane, è in grado di operare una scelta e filtrare gli stimoli importanti per quello specifico compito. Allenare questa competenza è fondamentale per lo sviluppo dell’area cognitiva del cane.

Concentrazione

La concentrazione è la capacità di tenere l’attenzione su un determinato stimolo scelto, per un certo intervallo di tempo. Questo tipo di competenza, come anche l’attenzione, emerge in maniera piuttosto naturale in un cane che è abituato a fare esercizio in maniera regolare. Chiedere al nostro cane un certo tipo di comportamento, per esempio, mentre noi assumiamo posture diverse, gli richiede molta concentrazione, perché deve essere in grado di selezionare e soddisfare la richiesta del comportamento, tralasciando il nostro movimento nello spazio.

Memoria

La memoria è un’altra capacità, molto importante, che afferisce all’area cognitiva. Avrete notato, vivendo con un cane, quanto egli riesca a memorizzare le “cose” della vita già in maniera autonoma: il proprio nome, il nome dei componenti della famiglia, il nome di alcuni oggetti, il nome di alcuni comportamenti richiesti, alcune routine specifiche e così via. È possibile lavorare anche su questa competenza, per esempio: insegnandogli i nomi di oggetti diversi; facendo in modo che impari i nomi di luoghi diversi in cui ci si reca durante le passeggiate; giocare prima con un oggetto, passare ad altra attività, e tornare poi al gioco con l’oggetto chiedendo al cane di recuperarlo. In quest’ultimo caso il cane dovrà aver memorizzato il luogo in cui noi abbiamo lasciato quell’oggeto.

Conclusioni

Esattamente come accade per noi, smettere di far lavorare la mente del cane, se non per compiti routinari che ormai hanno generato degli automatismi, significa spegnere le connessioni e impedirne ulteriori sviluppi. Un cane abituato ad imparare, imparerà sempre più facilmente e avrà maggiori strumenti a disposizione per interpretare e vivere la propria vita acacnto a noi.


Articolo tratto dal sito https://www.thinkdog.it/ che ringrazio.

Tyson è tornato nella Sua Tana! RIP

Ogni Sera vado a letto ...mi addormento sperando che sia un incubo e che al mattino Tu sia di nuovo con Me ma ciò non accade ed ti piango co...